In arrivo il nuovo Codice della Strada a giugno 2024. Sarà composto da regole più severe ad esempio riguardo ai punti della patente o alla sosta selvaggia sempre più presente nel nostro paese. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Come anticipato, a metà del 2024, vedrà la luce un nuovo Codice della Strada, formato da regole molto più severe. Alcune delle novità, annunciate dai rispettivi vertici politici, dovrebbero, però, già essere introdotte nel corso di questa estate con la puvbblicazione di un decreto legge pensato appositamente.
Tra le modifiche più attese, ci sono l’inasprimento delle sanzioni per le infrazioni più gravi e la revisione del meccanismo di recupero dei punti della patente.
Ciò che è balzato all’occhio al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, è che non possiamo più permetterci oltre 3000 morti l’anno sulle strade e servono quindi pene più severe da parte dello stato perchè la semplice sospensione ormai non basta più.
Per questo si parla di ritiro della patente a vita per le infrazioni più gravi.
Altra importante novità ruguarda il recupero dei punti della patente: secondo gli ultimi dati, il 98% degli italiani ha più di 20 punti sulla patente, fra zero e nove punti ci sono solo 100.000 persone. Ciò significa che la patente a punti non fa paura e non fa calare i sinistri. Qui, la proposta è quella di rendere più severe le condizioni per il riottenimento dei punti, trasformandolo in un recupero graduale di due punti ogni due anni.
Il ministro Salvini sostiene la battaglia contro le multe selvagge degli autovelox usati per fini economici, che potrebbe avere effetti nel decreto di modifica del Codice della Strada. Si prevede di agire sulla segnaletica, includendo il limite di velocità nel tratto sorvegliato. Gli autovelox nascosti non saranno più un pericolo, ma ci saranno controlli più severi sulla sosta e il parcheggio.
Inoltre il Mit sta studiando una modifica degli articoli 7 e 158 del Codice della Strada per regolamentare meglio il parcheggio selvaggio e le soste in seconda fila, inclusi i monopattini, e per aumentare le sanzioni per l’uso improprio dei posti auto per disabili.
È stata discussa anche la possibilità di introdurre multe basate sul reddito, come in alcuni paesi scandinavi e in Svizzera, ma probabilmente non sarà una delle prime misure adottate dal Governo per la sicurezza stradale.
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